Meteora

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Grecia

La Meteora (Μετέωρα), lett. «in mezzo al cielo», «sospeso nell’aria» o «nei cieli sopra», è uno dei più grandi e importanti complessi di monasteri greco-ortodossi in Grecia, secondo solo al Monte Athos.

I monasteri sono costruiti su pilastri di roccia arenaria naturale, all’estremità nord-occidentale della pianura della Tessaglia, vicino alla città di Kalambaka.

La Meteora è inclusa nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Le grotte nelle vicinanze di Meteora furono abitate ininterrottamente tra 50.000 e 5.000 anni fa. Nel IX secolo d.C. un gruppo ascetico di monaci eremiti salì sugli antichi pinnacoli; furono le prime persone ad abitare Meteora fin dal Neolitico.

Vivevano in cavità e fessure nelle torri di roccia, alcune alte fino a 550 m sopra la pianura. Tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, si era formato un rudimentale stato monastico chiamato Skete di Stagoi.

Alla fine del XII secolo, una comunità ascetica si era riversata a Metéora.

Nel 1344, Athanasios Koinovitis dal Monte Athos portò un gruppo di seguaci a Meteora. Dal 1356 al 1372 fondò il grande monastero di Meteoron su Broad Rock, perfetto per i monaci; erano al sicuro dagli sconvolgimenti politici e avevano il controllo completo dell’ingresso al monastero.

L’unico mezzo per raggiungerlo era salire una lunga scala, che veniva issata ogni volta che i monaci si sentivano minacciati. Nel 1517, Nettario e Teofane costruirono il monastero di Varlaám, che si dice ospitasse il dito di San Giovanni e la scapola di Sant’Andrea.